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Il sito ufficiale della casa editrice Coconino Press riporta la dicitura “Coconino pubblica i fumetti più belli del mondo” e, a vedere l’elenco di mostri sacri in catalogo, non ci meraviglia affatto un’affermazione come questa.

Coconino Press, un nome che celebra George Herriman

Una certa attenzione ai grandi maestri del fumetto, d’altra parte, viene subito all’occhio fin dal nome scelto per questo progetto editoriale. Coconino Press si ispira infatti alla contea in cui è ambientato Krazy Kat di George Herriman, uno dei primi capolavori del fumetto.

Coconino Press: scelte coraggiose con le storie al centro

Coconino Press nasce nel 2000 da un progetto di Igor Tuveri, in arte Igort, insieme a Carlo e Paola Barbieri; nel 2009 si crea il sodalizio con Fandango, la casa di produzione e distribuzione cinematografica di Domenico Procacci. Fin dagli esordi, ponendo al centro delle sue scelte le storie, Coconino Press si è dimostrata una casa editrice coraggiosa e attenta alle ricerche artistiche e alle avanguardie del fumetto d’autore.

Coconino Press, la casa editrice dei grandi maestri

Coconino Press ha ridisegnato le sorti e la percezione del formato graphic novel in Italia. Questo è stato reso possibile anche grazie ad un catalogo stupefacente che propone una selezione di autori italiani e internazionali tra i più importanti del panorama fumettistico. Coconino Press ha tenuto a battesimo i più grandi nomi italiani, come Davide Reviati, Manuele Fior, Paolo Bacilieri, ha pubblicato Andrea Pazienza, Massimo Mattioli, Filippo Scòzzari, Guido Buzzelli, Altan. Coconino ha inoltre dato spazio per prima ad autori internazionali destinati a diventare classici, tra cui Daniel Clowes, Charles Burns, Chris Ware, David Mazzucchelli, Jiro Taniguchi, Kazuo Kamimura, Suehiro Maruo, Manu Larcenet, David B, Christophe Blain, Emmanuel Guibert, Ruppert & Mulot. Coconino Press vanta nella sua scuderia anche uno dei fumettisti contemporanei di maggior successo e spessore nel panorama italiano: Gipi.

Gipi: appunti per una storia del fumetto

Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, nato nel 1963, è uno dei più importanti autori contemporanei viventi. Fumettista e illustratore, crea, con uno stile nervoso e graffiante, racconti brevi e storie lunghe, in cui si ritrova una forte impronta autobiografica e i cui protagonisti sono la provincia e gli ultimi.

Pubblica vignette e racconti brevi sulla rivista satirica Cuore già dal 1994 e, per la casa editrice Coconino Press, diversi libri: da Esterno Notte agli Appunti per una storia di guerra, premiato come Miglior fumetto dell’anno al Festival internazionale di Angoulême nel 2006. Tra le altre sue opere troviamo Questa è la stanza, Baci dalla provincia, S., La mia vita disegnata male, l’antologia Diario di fiume e Verticali, molte delle quali tradotte in vari paesi europei, USA e Asia.
Collabora con La Repubblica e con Internazionale; per la tv realizza la sigla animata del programma Le invasioni barbariche, condotto da Daria Bignardi, ed ha all’attivo anche copertine per libri (Gli sdraiati di Michele Serra), album musicali (Canzoni da spiaggia deturpata de Le luci della centrale elettrica e Amori e fortori dei Gatti Mézzi), e le illustrazioni de I barbari di Alessandro Baricco. Nel 2011 debutta come regista cinematografico con L’ultimo terrestre, presentato con successo alla 68^ Mostra Internazionale di Venezia. L’anno seguente partecipa al Torino Film Festival con Smettere di fumare fumando.

Vincitore di vari premi, sia in Italia che all’estero, nel 2014 il suo Una Storia è il primo graphic novel ad essere candidato al Premio Strega. La fiction post-apocalittica La terra dei figli (Coconino Press 2016) è stata inoltre in lizza per il premio al migliore fumetto dell’anno del prestigioso Festival internazionale di Angoulême, in Francia. L’ultimo libro che ha pubblicato l’ha solo scritto. I disegni sono di Luigi Critone. Si chiama “Aldobrando” (Coconino Press).
La sensibilità che caratterizza il lavoro di Gipi va al di là dei confini tra le diverse arti e mescola i diversi stilemi con l’obiettivo di raccontarci sé stesso.

Gipi: il fumetto, il ritmo, la musica, un po’ come dire Auauaua

“Amo disperatamente la musica. Purtroppo non sono ricambiato. Altrimenti avremmo fatto cose incredibili insieme”.

Gipi è un artista poliedrico che utilizza i diversi linguaggi dell’arte per esprimere tutto quanto gli brucia dentro. Fumetto, illustrazioni, cinema ma anche musica.
Gipi ha suonato le tastiere in un gruppo punk, ha cantato in uno punk-hardcore, ha suonato il basso in una band reggae e i sintetizzatori in un’altra formazione dallo stile molto innovativo della quale dice che facevano musica “stranissima”. Di recente diffusione Le Polaroidi che, caricato su Soundcloud per farlo ascoltare ad un suo amico batterista, ha raggiunto una notevole popolarità nel giro di poche ore.
Gipi ha un’anima punk e innegabilmente un grandissimo artista. Grazie alla sua apertura alla sperimentazione e alla contaminazione si è fatto strada nel panorama del fumetto d’autore ed è diventato uno dei più importanti fumettisti contemporanei, fiore all’occhiello della casa editrice Coconino Press.